Primo sì al nuovo piano dei rifiuti

Il Consiglio regionale ha detto sì all’adozione del nuovo piano dei rifiuti. Favorevoli Pd e Italia Viva, contrarie tutte le opposizioni. Alla fine ieri sera si sono contati dunque 22 sì e 13 no. Il confronto, lungo e a tratti acceso, ha subito una accelerazione quando la maggioranza si è detta disponibile ad affrontare in commissione i temi sollevati nei tanti documenti presentati (e in gran parte bocciati). Insomma, un nuovo capitolo potrebbe aprirsi, sia per le tante richieste del Centrodestra e dei 5 Stelle ma anche per alcune perplessità di una parte del Pd. Perplessità che erano emerse nei giorni scorsi e che avevano fatto pensare alla possibilità di un rinvio.

Cosa preve il nuovo piano

Il punto centrale resta quello del superamento delle discariche. Con una differenziata che di qui al 2030 dovrà arrivare all’80%. E, in un’ottica di economia circolare, emerge anche l’individuazione di alcuni impianti innovativi (sono 18 in totale). No a nuovi inceneritori, anche se quelli in funzione potranno temporaneamente funzionare ancora.

Il nodo dell'autosufficienza

Resta la mancanza di un impianto nell’area centrale della Toscana. Era stato individuato dalla società Alia nel comune di Empoli, ma il progetto è stato cancellato. Andranno a Peccioli nel nuovo impianto? Oppure nascerà un’altra struttura idonea nelle province di Firenze, Prato, Pistoia?

Intanto però il piano dei rifiuti è stato formalmente adottato. Ed è una vittoria politica dell’assessora Monni e del presidnete Giani che in queste settimane si è speso molto per appianre differenze e divergenze in seno alla sua stessa maggioranza. Venerdì sera commenti e interviste in Regionando.

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