PISA - Oltre 1500 persone sotto la pioggia incessante per dire no all'ipotesi di realizzazione di una base militare per raggruppare il Gis e il primo reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania nell'area del Cisam a San Piero a Grado (Pisa), dentro i confini del parco naturale di San Rossore. La manifestazione è stata promossa dal Movimento No base, che raggruppa una galassia di sigle e associazioni della sinistra radicale e ambientalista con adesioni da tutta Italia. In corteo anche il segretario di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo. "Ad aprire gli interventi - spiega una nota dei promotori - i rappresentanti delle comunità palestinesi e curde i cui popoli oggi subiscono drammaticamente gli effetti mortali dell'escalation dei conflitti a livello globale. Il corteo è aperto dal Movimento No base, allargato dagli attivisti di Pontedera e Coltano, con una rappresentanza delle realtà che a livello nazionale stanno attivando il processo per 'Fermare l'escalation bellica'".
Tre le anime della manifestazione: nello spezzone ambientalista, spiegano gli organizzatori, "aperto dalla rete ecologista della Toscana, sono rappresentate le lotte a difesa del territorio dallo sfruttamento e dalla devastazione portata dalle politiche delle grandi opere (dai No Tav a Legambiente passando per la Rete per l'Italia fuori dal fossile, i Fridays for future)"; poi c'è "il coordinamento nazionale antimilitarista, oltre ad un variegato mondo delle associazioni pacifiste a partire da Un Ponte Per, con i movimenti provenienti da territori fortemente militarizzati come Aforas dalla Sardegna o il neonato movimento No Base No Nato di Firenze e le realtà che a La Spezia si oppongono al progetto di 'Basi blu', uniti nel dichiarare l'indisponibilità dei propri territori a essere base logistica per esportare armi e morte all'estero e chiedere l'immediata chiusura di Camp Darby"; infine ci sono "i movimenti di lotta per la casa e le realtà lavorative, insieme a una nutrita componente studentesca".