Sciopero in Toscana in tutti i settori

In Toscana questo venerdì sciopero generale in tutti i settori per l'intera giornata, ad esclusione di quello dei trasporti che è stato dimezzato a 4 ore dopo la precettazione imposta dal ministro Salvini, indetto da Cgil e Uil a livello nazionale, contro i tagli della Legge di bilancio.  Si fermeranno dunque non solo pubblico impiego, sanità, scuola, università a partire dalle 9, ma anche tutti gli altri settori lavorativi ed è prevista anche una manifestazione regionale a Firenze con ritrovo in piazza della Indipendenza per concludersi in piazza santissima annunziata dove sono "attese migliaia di persone da tutta la regione.

Nei trasporti attesi disagi per chi deve muoversi in treno: lo sciopero coinvolge il personale del gruppo Fs Italiane e Italo e può comportare modifiche al servizio.

Sul fronte autobus Autolinee Toscane informa che potrebbero subire ritardi o cancellazioni le corse nel servizio urbano ed extraurbano di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa, Pisa e Livorno” dalle 9:00 alle 13:00 ma nel rispetto delle fasce di garanzia il servizio riprenderà dalle 12:30

Sciopero anche nel trasporto marittimo: dalle 9 alle 13 anche per questo settore nel rispetto dei turni di servizio e delle fasce di garanzia. Problemi dunque per chi dovrà prendere un traghetto o una nave: saranno comunque garantiti i trasporti marittimi essenziali.

Potranno verificarsi disagi anche a scuola dove non saranno garantite le lezioni. Sciopero anche nella sanità disservizi potrebbe verificarsi per chi deve fare una visita medica. Proclamato sciopero a livello nazionale anche Usb, Cgil Fp, Uil Pa, Uil Fpl e Nursind, indirizzato a tutte le categorie di dipendenti del pubblico impiego, comparto e dirigenza. Per questo l’Asl si scusa anticipatamente con gli utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi sanitari (esami, ambulatori) e amministrativi (prenotazione esami, accettazione) anche affidati a ditte esterne. Saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili.

 

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