LIVORNO - È stato annunciato il nome del nuovo assessore alle Politiche sociali e alla Casa del Comune di Livorno. Leonardo Apolloni ricopre adesso il ruolo che fino alla scorsa settimana spettava a Ina Dhimgjini.
Il nuovo assessore Leonardo Apolloni col sindaco Nogarin
Dopo la lettera di dimissioni ufficiale del 24 aprile scorso e i due giorni presi dal sindaco per riflettere sulla possibilità di respingere la richiesta, era arrivata la decisione di indicare nel giro di una settimana un nuovo nome.
Ed è così arrivata la nomina per Apolloni, cinquantenne, laureato in filosofia, ex giocatore di basket (nelle giovanili della Pallacanestro Livorno) e impegnato per una Cooperativa sociale nel servizio Sert di Livorno.
Proprio la sua grande esperienza nella gestione della marginalità ha convinto il sindaco a questa scelta, che spiega (anche nei suoi risvolti politici) nella lunga intervista al nostro telegiornale della sera del 3 maggio. "Nessun cedimento a logiche di appartenenza - ha detto Nogarin ma solo la volontà di proseguire meglio possibile la bella esperienza della precedente assessore".
Il sindaco non è voluto entrare nel merito delle ragioni delle dimissioni di Dhimgjini e ha smentito certe interpretazioni giornalistiche di un dissidio sul cosiddetto 'reddito comunale di cittadinanza'.
Nelle dichiarazioni dopo la nomina (già formalizzata) Apolloni ha ribadito che la prima emergenza a Livorno è certamente quella della casa, e sul reddito di cittadinanza ha spiegato che sarebbe auspicabile che ad esso corrispondesse un impegno 'socialmente utile' dei beneficiari.
Interessante e significativo il fatto che il sindaco abbia tenuto per sé la delega alla Sanità. Il motivo lo ha spiegato lui stesso al nostro telegiornale: "voglio seguire da vicino la chiusura del vecchio accordo di programma per il nuovo ospedale e definire le scelte per il futuro".
Nessun commento del sindaco, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, sulla complessa vicenda politica nazionale: "a me spetta il compito di fare bene per Livorno, a Roma i problemi sono altri".
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