LIVORNO - Premiazione a Livorno su Racconta il tuo porto. C’è chi ha realizzato tesine sulla storia di Livorno, chi si è improvvisato piccolo rapper in erba intonando una canzone dedicata al porto, chi ha realizzato un vero e proprio cortometraggio e c’è, infine chi ha prodotto stupendi plastici in 3d.
Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni di Porto Aperto, giunto al suo undicesimo anno di vita, sono stati premiati i migliori lavori di quelle scuole di ogni ordine e grado che durante il 2018 hanno partecipato alle visite guidate in porto.
Le premiazioni si sono svolte stamani nella Sala Ferretti della Fortezza Vecchia: per la scuola dell’infanzia il primo premio se lo è aggiudicato l’asilo Cremoni; secondo posto per il Munari.
Per le scuole primarie si sono rispettivamente classificate al primo e secondo posto la IVA del Lambruschini e due classi (IV e V B) del circolo didattico Collodi del Rodari
Nella sezione delle scuole medie ha vinto la IIID delle Micali, medaglia d’argento, invece, per due classi delle Borsi, la IC e la IE.
Secondarie di secondo grado: il liceo Enriques fa il pieno di titoli, con due classi, la IC e la IL, che si sono aggiudicate rispettivamente l’oro e l’argento.I premi (un assegno di 400 euro ai primi classificati e di 200 euro ai secondi) sono stati consegnati dal responsabile promozione e comunicazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Francesco Ghio; dalla funzionaria dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Livorno, Tiziana Rapisardi, dalla responsabile del settore didattica della cooperativa Itinera, Michela Vianelli e da Carlo Silvestri, della sezione navale dei vigili del fuoco.
“Le generazioni che crescono hanno sempre più a che fare con il porto – ha detto Ghio a margine della premiazione – i lavori prodotti sono di ottima qualità e dimostrano che quando la fantasia dei più piccoli incontra la realtà non esistono porte che non si possano aprire. Grazie a loro lo scalo labronico, un mondo solitamente così appartato e complesso, diventa nel panorama fisico e culturale dello spazio urbano una presenza quasi simbolica nell’immaginario collettivo”.