PESCIA (PT) – E’ pronto per essere discusso il nuovo Piano Operativo, lo strumento che una volta si chiamava ‘Regolamento Urbanistico’. Il precedente risale a vent’anni fa, al 1999.
La proposta, che sarà al centro del confronto con i cittadini già nei prossimi giorni, è stata presentata a grandi linee dal sindaco Oreste Giurlani e dall’assessore all’urbanistica Aldo Morelli. Era presente anche l’assessore e vicesindaco Guja Guidi.

da sinistra il sindaco Giurlani, l'assessore Morelli e la vicesindaco Guidi
Le novità
“Ci sarà una maggiore semplificazione delle procedure – dice Morelli – e soprattutto daremo un’anima ad ogni nostro territorio”. Per il sindaco questo è uno dei grandi obiettivi del 2019 appena cominciato. Gli altri, dice in una lunga intervista a Telegranducato che trasmetteremo a partire dal 10 gennaio, sono la trasformazione del vecchio mercato dei fiori in una grande piazza coperta per attività giovanili e il recupero della gestione dei parcheggi dell’ospedale.
Questo nuovo Piano Operativo parte da una “puntuale rilettura del territorio, per rendere efficiente il sistema delle infrastrutture”. Il riferimento è soprattutto a strade e parcheggi. Altro punto è quello della riqualificazione e rigenerazione urbana. Poi, leggiamo in una nota, altre finalità sono quelle di riorganizzare le periferie, valorizzare il territorio rurale e quello montano, venire incontro maggiormente alle esigenze di famiglie e imprese.
Dall'11 gennaio gli incontri
Per questo alcuni incontri sono già stati fatti, adesso il calendario ne prevede uno l’11 gennaio nella sede del Comune, il 14 gennaio nella sala riunioni della Banca di Pescia e il 18 gennaio al Museo della Carta. Poi l’atto sarà portato in Consiglio comunale e dovrebbe essere adottato entro marzo. A quel punto c’è il tempo per le osservazioni e la stessa asssemblea cittadina potrà approvarlo definitivamente e trasmetterlo alla Regione.
Il paradosso, evidenziato durante la conferenza stampa, è che nel frattempo, nel 2012, era stato approvato il nuovo Piano Strutturale che però non poteva produrre tutti i suoi effetti, senza Piano Operativo.