Sbraco a Lucca e a Livorno, collera e sdegno

LIVORNO- Le regioni cambiano colore, la Toscana cerca di meritarsi la conservazione dell’ambito giallo ma ecco emergere scorrettezze di sbraco, che creano sconcerto.

E’ successo a Lucca e a Livorno e non solo e questo è un segnale sul quale intervenire in modo risoluto come è nelle intenzioni del sindaco di Livorno.

Giallo non vuol dire verde, per questo il verde è stato tolto dalle cromature indicate dal governo, perché giallo indica una condizione ottimale ma non è ovviamente la fine del pericolo.

sbraco a Livorno, ira di Salvetti

Eppure dopo la prima ondata e gli errori fatti tra questa e la seconda, in prossimità di una assai probabile terza ondata episodi di sbraco non possono essere giustificati.

Il sindaco ha indetto una conferenza stampa con l’informazione esprimendo il suo sdegno personale su quanto avvenuto in città.

In passato si erano già vissuti episodi risaliti poi all’ordine di un comportamento assolutamente corretto ma ecco che al primo segnale di riapertura, soprattutto economica e in questa, di disponibilità di ricezione dei locali, si crea lo sbraco.

Su quanto avvenuto a Lucca per il quale un video posto sul proprio profilo Fb del Presidente del Consiglio della Toscana Antonio Mazzeo, lo sbraco è ben esplicito, ecco le parole espresse da Mazzeo che qui riportiamo:

Ieri a Lucca è andato in scena questo spettacolo che per me è semplicemente inaccettabile. Mentre i ragazzi non possono andare a scuola, i medici e gli infermieri fanno turni massacranti e i commercianti sono costretti a stare chiusi, c'è chi pensa che sia possibile ballare in strada senza mascherina e senza il minimo distanziamento. Cosi si rischia di mandare al macero settimane di sacrifici e questo, se davvero vogliamo lasciarci altre spalle l'incubo Covid19, non è tollerabile.”

Sulla stessa onda si è mosso il sindaco Luca Salvetti che ha già raccolto foto e immagini con le quali mettersi subito in relazione con Questura e Prefettura per reimpostare una conduzione di ordine che non porti a dover intervenire con imporre chiusure ed in questo far pagare a chi dal punto di vista economico ha già pagato molto.

Rimanendo alla sola Livorno e facendo due conti, nel corso della seconda ondata la città indica una media giornaliera contenuta ma costante di circa 40 casi.

Il Covid agisce nello spazio di quindici giorni e la somma dei casi giornalieri porta ad un bilancio di 560 casi standard con una media sempre standard pari a 30-35 ricoveri e di questi 3-4 arrivano in terapia intensiva.

Fermiamoci per non andare oltre perché c'è chi muore e chi riesce ad uscirne ma comunque sia ne esce segnato comunque.

La città ha registrato 20 decessi ad ottobre, 135 a novembre e 60 a dicembre. Quali informazioni occorrono a questi deboli dello sbraco appena possibile per capire che mettono in gioco non tanto e non solo loro stessi, per quanto se ne sentano immuni, quanto tutta la comunità con la quale interagiscono quotidianamente.

Ne parliamo nei nostri notiziari che possono essere seguiti in contemporanea su cellulari e smartphone con la diretta di  live Tv.

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