Via il certificato medico per il rientro a scuola. Era obbligatorio dopo cinque giorni di malattia. La decisione finale l'ha presa il Consiglio regionale 21 febbraioil . Con voto unanime i consiglieri hanno detto sì ad una proposta della giunta che ricalca quella di altre undici regioni italiane. "Non ci saranno rischi per la salute pubblica - ha detto al nostro telegiornale Emrico Sostegni, presidente della commissione sanità. L'intervista è in replica anche nel nostro tg runner.
"Il gruppo di lavoro interministeriale – ha detto Sostegni – già nel 2006 aveva osservato che le malattie infettive sono spesso contagiose in fase di incubazione, ma raramente quando il soggetto è convalescente" E questa opinione l'ha condivisa l’organismo toscano per il governo clinico, che si è pronunciato nel gennaio 2020".
Nel caso di malattie infettive restia tuttavia in vigore l’obbligo di denuncia da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri alle autorità competenti. In quel caso resta valido l'obbligo della certificazione.
Per Andrea Ulmi, vice presidente della stessa commissione e medico, questa è una vera svolta. "Si semplifica la procedura, si toglie un peso ulteriore ai medici di famiglia che dopo il Covid non riescono a far fronte a tutte le richieste.
D'accordo anche i 5 Stelle, con la capogruppo Irene Galletti che in tv mette in evidenza il vantaggio di tempo che ci sarà per le famiglie. Insomma, sull'abolizione del certificato medico i partiti hanno votato all'unanimità.
Il provvedimento entrerà in vigore nei prossimi giorni, dopo la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Toscana.