PIOMBINO - Arriverà nel porto di Piombino non prima del 18 marzo la Golar Tundra, la nave rigassificatrice tanto discussa in questi mesi e che non più tardi di sabato scorso ha smosso migliaia di persone giunte a Piombino per manifestare contro il suo arrivo.
Dai comitati alle reti e associazioni provenienti da vari luoghi d'Italia interessati da progetti legati al fossile, alle realtà ambientaliste. Dalle varie sigle della sinistra a M5s e ai Verdi, dai sindacati al collettivo di fabbrica della Gkn, fino alla federazione anarchica. Ma a sfilare anche semplici cittadini e famiglie con bambini. Con tanto di slogan "Se la nave arriverà bloccheremo la città". Intanto la nave sta procedendo molto lentamente. Partita a fine febbraio dai cantieri di Singapore ha appena fatto il suo ingresso nelle acque del mar Rosso, apprestandosi a passare il canale di Suez per entrare così a breve nel Mediterraneo. La nave, come confermano dalla capitaneria di Piombino e dall'Avvisatore marittimo di Livorno si trova attualmente in transito davanti alla località di Hurghada. Dovrebbero essere dunque rispettati i tempi stimati di approdo a Piombino.Ricordiamo anche che il 24 marzo scadono i 100 giorni di proroga concessi a Snam dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, per indicare il luogo offshore dove la Golar Tundra sarà posizionata dopo i primi tre anni passati dentro il porto di Piombino, nei giorni scorsi lo stesso Giani Commissario dell'opera, aveva parlato della soluzione Adriatico come molto probabile.