Più di mille persone hanno dato l’ultimo saluto a Livorno a don Gino Franchi nella chiesa della Seton, in piazza Lavagna. La messa (vedi qui in diretta streaming il nostro telegiornale) è stata celebrata dal vescovo Simone Giusti. C’erano tanti preti livornesi, con i quali don Gino ha sempre collaborato in un clima molto positivo. E c’erano i suoi parrocchiani, che lo hanno sostenuto e incoraggiato anche nei momenti più difficili.
Il saluto delle suore americane
Aveva lasciato la guida della parrocchia qualche anno fa, ma non aveva mai interrotto il legame con la gente. Prima dell’inizio è stato letto un messaggio delle suore americane dell’istituto fondato da Elisabetta Seton, prima santa americana. Le suore lo hanno accompagnato nella preghiera anche negli ultimi giorni di agonia, quando il suo corpo si stava spegnendo. E’ morto nel giorno dell’Annunciazione, lo stesso giorno della professione di fede della Seton.
“Don Gino Franchi è sempre stato un ricercatore”, ha detto monsignor Giusti. “Un ricercatore scrupoloso della storia della Seton e anche di Dio”. Il vescovo ha ricordato le sue origini al Gabbro, sulle colline livornesi. Ha evidenziato come, fin dagli anni del seminario, sia stato umile, povero, semplice ma coriaceo. “Un carattere forte, che ha saputo essere mite con i bisognosi ma forte con i presuntuosi”.
I legami di amore di don Gino Franchi
Ha proseguito il vescovo: “Ha cercato Dio nell’altro, nei poveri (per molti anni è stato direttore della Caritas diocesana), convinto che “solo la carità può distogliere il cuore dall’amore di sé e del mondo e indirizzarlo verso Dio”.
Infine un riferimento del vescovo proprio alla santa a cui don Gino aveva voluto dedicare questa nuova chiesa, all’inizio degli anni Settanta. “Grande umanità, grande amore a Dio, grande amore ai poveri. Un trinomio che accomuna Don Gino con Santa Elisabetta Seton. La sua gente, la sua chiesa, Santa Elisabetta Seton, sono stati un trinomio costante nella sua vita”.
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