Morto sotto i portici, forse un’overdose fatale

La notizia che l’uomo trovato senza vita sotto i portici di piazza Grande a Livorno domenica mattina è lo stesso accusato di avere provocato un incendio in un appartamento di Ardenza due settimane prima getta ora un’ombra di mistero sull’accaduto. anche se fonti investigative tendono adesso ad escludere al momento un legame diretto tra i due fatti.

La vittima si chiamava Francesco Cosenza, aveva 34 anni. Lo hanno trovato, inerme, a terra, due cittadini stranieri, sulle scale di palazzo Grande, in pieno centro. Erano le 9.30 del 26 marzo. Hanno lanciato l’allarme andando di persona alla vicina Svs di via San Giovanni ma i soccorritori non hanno potuto che constatarne il decesso. Accanto a lui c’era una pipetta per il crack: può avere avuto un malore fatale dopo aver consumato droga? Lo stabilirà l’autopsia, prevista nei prossimi giorni.

Intanto la squadra mobile della questura di Livorno sta visionando tutte le telecamere della zona per ricostruire gli ultimi spostamenti dell’uomo. Era solo o in compagnia? Qualcuno gli ha ceduto la sostanza fatale? C’è stata un’omissione di soccorso?

Domande che non trovano ancora risposta. E che diventano ancora più pressanti se consideriamo il precedente che ha riguardato la vittima. Era indiziato di avere innescato un incendio in uno stabile di via del Pastore, ad Ardenza. Un fatto di pochi giorni fa, del 13 marzo scorso. L’avevamo seguito in diretta. Sei persone intossicate, tra i quali tre minori. L’uomo che si asserraglia in casa finché gli agenti di polizia non lo convincono a consegnarsi. Era uscito tra gli applausi della gente, che salutava così la fine di un incubo. Per lui l’incubo invece è continuato fino al tragico epilogo di domenica scorsa, sotto i portici di un palazzo del centro della città.

Un servizio con le ultime novità nei telegiornali di Telegranducato di oggi, 28 marzo.

 

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