Davanti al Santa Chiara il ricordo dei colleghi di Barbara

PISA - Alle 12 di questo lunedì tutti gli operatori dei Dipartimenti di salute mentale in Italia osserveranno due minuti di silenzio e di completa interruzione di ogni attività clinico-assistenziale in ricordo di Barbara Capovani, la psichiatra aggredita e uccisa a Pisa da un ex paziente che ora è in carcere con l'accusa di omicidio volontario premeditato. Alla stessa ora psichiatri e operatori sanitari pisani si sono radunati davanti al reparto di Psichiatria sociale dell'ospedale Santa Chiara di Pisa per rendere omaggio alla collega uccisa.

"Barbara non c'è più e non ci abitueremo mai a questa perdita personale. Ma non c'è più neppure la grande professionista che era. Un vuoto, in entrambi i casi, che non si colmerà mai. Una grande mancanza per la città di Pisa e per la comunità sanitaria che rappresentava con tanta competenza, perché la dottoressa Barbara Capovani aveva una grande passione per la vita e per questo difficile mestiere; una donna sensibile e disponibile con tutti. Affrontava ogni questione, anche le più difficili, in prima persona, senza delegare. Aperta ai cambiamenti e sempre propositiva sul lavoro". Così i colleghi del Dipartimento per la salute mentale e dipendenze dell'Asl Toscana nord ovest salutano Barbara Capovani, uccisa da un ex paziente. "Alla famiglia di Barbara, giungano la nostra vicinanza e il nostro lungo e profondo abbraccio - proseguono -, ma anche la promessa che ci impegneremo per raccogliere tutto quello che ha fatto per la psichiatria e per Pisa, donandolo, ancora una volta, agli altri".

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