MONTECATINI TERME - I trecento milioni stanziati dal Governo Draghi per lo scavalco ferroviario di Livorno sono stati dirottati altrove dall'attuale esecutivo. Dopo l'inaugurazione dei lavori in pompa magna la scelta del Governo di recidere il finanziamento ha destato le ire dell'amministrazione livornese e regionale. Le ragioni di questa scelta le abbiamo chieste direttamente al Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami, a margine del quarantennale di Uiltrasporti a Montecatini.
"Lo stato di maturità dell'intervento non era tale da poter confermare la progettazione da un punto di vista di finanziamento, che però garantiremo per l'anno prossimo." Dice il Viceministro Bignami, aggiungendo: "In tal senso abbiamo già confermato l'impegno di spesa per il 2024".
Il progetto dello scavalco, nello specifico, prevede la ricucitura della rete infrastrutturale ferroviaria esistente tra porto e interporto (situato nel retroterra ad una distanza di circa 6 km dalle banchine portuali) mediante una linea a singolo binario di 1.580 metri: lo scavalco della linea fondamentale Genova–Roma è garantito da un viadotto lungo circa 360 metri e costituito da 15 campate. L’interporto, fondamentale nel sistema della logistica portuale di Livorno, sarà in grado di svolgere con sempre maggior efficacia il ruolo di area retroportuale attrezzata per fornire servizi ad alto valore aggiunto gestendo in maniera integrata le varie modalità di trasporto.
L'intervista completa al viceministro in un servizio nei nostri telegiornali, visibili in diretta anche online.