Il Mascagni Festival nel mare turbolento di Silvano

Livorno- La splendida Terrazza a lui dedicata, Pietro Mascagni, scenario suggestivo che si affaccia sul mare e si unisce ancor più con una banchina sulla quale si muove l’umanità del dramma verista del compositore. Anche il pubblico, grazie all’allungo scenografico posto ai lati, arriva a farne parte, perché ognuno di noi è un potenziale personaggio “verista”.

Mascagni 1

Il Mascagni Festival 2023 prende il via con l’esecuzione dell’opera Silvano, dramma marinaresco che debutta a Milano nel 1895, quattro anni dopo il successo di Cavalleria Rusticana. Opera anch’essa scritta dal librettista Giovanni Targioni Tozzetti e siccome squadra vincente non si cambia, sono gli stessi anche i protagonisti, Gemma Bellincioni e Roberto Stagno, eppure il Silvano non raggiunge gli stessi allori di Cavalleria. Poche rappresentazioni nel corso del tempo, l’ultima volta alla Villa Carmignani di Collesalvetti nel 2003 per mezzo del Maestro Mario Menicagli e due anni dopo davanti al Goldoni ma in forma di concerto. La Mascagni Academy lavora quotidianamente con analisi e studi approfonditi il mondo mascagnano e si adopera per restituire il meritato lustro e spazio spesso soffocato nei confronti del compositore. Peraltro in questa occasione una chicca, l’esecuzione di una selezione di The Eternal City, composta da Mascagni nel 1902 e per decenni data per persa. Una dimostrazione della volontà del compositore livornese di sperimentare, innovare, inserire la musica nel mondo sempre più tecnologico che stava rapidamente cambiando sotto i suoi stessi occhi. A dirigere l’opera sul podio dell’orchestra e coro del Teatro Goldoni il maestro Lorenzo Tazzieri, tra i più accreditati esponenti della nuova generazione italiana di direttori d’orchestra.

Mascagni 3

La Regia è affidata a Carmelo Alù, specializzato in regia lirica e più volte premiato pe ri suoi lavori, questo è il suo primo incontro con Mascagni e lo emoziona questo primo contatto. La storia è breve e amara, i personaggi sono Silvano, Matilde e Renzo, nomi comuni, rintracciabili su qualsiasi sponda del paese Italia. Silvano e Renzo sono pescatori ma il primo, innamorato di Matilde e suo fidanzato, non può permettersi di condannarla alla miseria nella quale lui vive e per cercare di prometterle uno “status” migliore si dedica al contrabbando fino a che viene arrestato e condotto in prigione. Sconta la pena ed esce ma nel frattempo Matilde ha ceduto alle lusinghe del pescatore Renzo, uomo di carattere violento e dal quale Matilde rimane incatenata dalla paura finché Silvano, vedendo i due insieme, per liberare entrambi da quel violento incomodo, gli spara e lo uccide. Renzo muore, Silvano torna in galera, Matilde torna sola, il verismo non regala speranze, è quello che è, la somma delle conseguenze degli atti commessi. Ne parliamo nei nostri notiziari che possono essere seguiti in contemporanea anche su cellulare e smartphone con la app di Live TV mentre uno speciale andrà in onda nei prossimi giorni sempre su Telegranducato.

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