FIRENZE – Ci sono state troppe tragedie per l’abbandono inconsapevole dei bambini piccoli sull’auto, troppi morti per la dimenticanza di un papà o di una mamma.
E le istituzioni cercano di fare qualcosa per evitare questa possibilità. Da tempo si sono mossi governo e parlamento, adesso fa qualcosa di concreto e di immediato la Regione Toscana. Che dà gli strumenti informatici e obbliga tutti i nidi d’infanzia dal 1_ gennaio 2019 ad avvertire istantaneamente le famiglie di eventuali assenze ingiustificate dei propri figli.
L’annuncio l’aveva già dato al nostro telegiornale l’assessore all’istruzione Cristina Grieco. Adesso la stessa Grieco, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il consigliere dell’Ufficio di presidenza Antonio Mazzeo, insieme alla vice sindaco di Firenze Cristina Giachi, in rappresentanza dell’Anci, hanno firmato un accordo operativo.

la firma dell'intesa per il nuovo sistema di allerta contro l'abbandono dei bimbi in auto
Per realizzare questo sistema di allerta la Giunta regionale mette a disposizione 50 mila euro per realizzare l'applicazione informatica destinata a gestire ed a comunicare le assenze, mentre il Consiglio regionale destina ai nido 100 mila euro per acquistare l'hardware (serviranno dei nuovi tablet). L'Anci, infine, contribuisce alla sensibilizzazione su tale iniziativa e all'implementazione delle tecnologie che si prefiggono lo scopo di ridurre il rischio di verificarsi di ulteriori tragici eventi.
Dice Cristina Grieco: "I tristi eventi accaduti negli ultimi anni che hanno portato alla morte di tre bambini, avvenuti proprio in Toscana, sono stati tragici incidenti in cui i genitori non hanno avuto nemmeno la percezione di aver dimenticato il bambino in macchina. Questi incidenti, secondo quanto appurato da specialisti medici e psicologi, sono spesso dovuti alla combinazione di più fattori come, ad esempio, una telefonata, un incontro o una variazione della routine quotidiana nel contesto di condizioni di stress psicofisico o di stanchezza. Per questo, come Regione, intendiamo porre con forza l'attenzione sulla prima infanzia e sui servizi di educazione ed accoglienza per i bambini di età compresa tra 0 e 3 anni".
Interviene anche Antonio Mazzeo: "Quello che hanno passato i genitori dei bambini morti in Toscana meritava il nostro massimo impegno per scongiurare nuove tragedie come questa".
Un ampio servizio è nel nostro telegiornale di martedì 6 novembre.