Freddo e gelo: sono i giorni della merla, preoccupazione per le coltivazioni

ROMA - Il brusco abbassamento delle temperature con freddo e gelo notturno danneggiano le coltivazioni di verdure e ortaggi all'aperto ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull'aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. E' la preoccupazione lanciata dalla Coldiretti sugli effetti del freddo e del maltempo che conferma la tradizione dei giorni della merla che corrispondono al 29, 30 e 31 gennaio. Secondo la leggenda negli ultimi giorni di gennaio si registrano le temperature invernali più basse, tanto che perfino la merla, che aveva un piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino e il suo manto divenne grigio per la fuliggine. L'arrivo del grande freddo secondo Coldiretti colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie e broccoli che reggono temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente si verificano danni. Il freddo rischia anche di bruciare fiori e gemme di piante e alberi che erano già spuntati per il caldo anomalo delle scorse settimane risvegliando varietà più precoci, quali ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle.

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